Che fatica ragazzi, che fatica!
Rincorrere le persone, le situazioni, le opportunità.
Cambiare lavoro, prospettiva, priorità.
Ci diamo tanto da fare, ci prefiggiamo obiettivi sempre nuovi, sempre più grandi.
In perenne affanno alla ricerca di una felicità che forse non c’è.
Non perché non esista, ma perché probabilmente era già lì, assieme a noi, prima.
E ce la siamo lasciata alle spalle durante una delle nostre corse furibonde.
Inseguendo chi?
Inseguendo che cosa?
I sogni.
Molto spesso è questa la risposta che diamo a noi stessi.
Quasi a voler giustificare tutto il caos che stiamo creando.
Il caos che è dentro di noi e che non ci fa chiudere occhio la notte.
Lo stesso che di giorno da il via a quel turbinio di pensieri senza fine che ci attanaglia la testa.
E forse mi sono stancata.
Forse non è questa la soluzione.
Forse non è questo che sto cercando.
Ci affanniamo tanto per niente, sempre.
Non voglio più correre.
Non voglio più andare.
Voglio restare ferma.
Ferma per vivermi il momento.
Ferma per respirare attimi di vita.
Ferma per dare finalmente peso alla magia che ci circonda tutti i giorni.
Siamo ancora in grado di coglierla?!
E intanto la vita passa e assieme a lei passiamo anche noi.
C’è un tempo per tutte le cose, mi hanno detto.
E forse questo è il mio momento.
E’ il momento di svegliarmi la mattina ed essere felice.
Adesso.
Tutti i giorni.
Sempre.
E’ il momento di capirmi veramente.
Di accettare che forse, a questo punto della mia vita, i miei sogni sono più semplici di quelli degli altri e che per realizzarli non c’è più bisogno di morire d’ambizione.
La carriera è un’invenzione del ventesimo secolo, mi hanno detto.
E forse è vero.
Chi è che la vuole davvero una carriera?
Non sarebbe meglio un lavoro semplice, uno di quelli utili e che ti fanno sorridere al mattino?!
Uno di quelli che ti permetta di andare avanti, senza però perderti tutto il resto della tua vita?!
La strada dei sogni sono certa sia più semplice di quello che ci siamo messi in testa.
La domanda è: cosa ci serve davvero per poterci finalmente fermare?
La risposta a questa domanda è la chiave della nostra personale felicità.
E faremmo meglio a trovarne una al più presto, di risposta.
Per quanto riguarda la felicità invece, beh…non ho ancora ben capito come funziona.
Non ho ben capito se sia lei a trovare noi, piombandoci addosso senza preavviso.
O se spetta a noi trovarla e non lasciarla più andare.
Una cosa però l’ho capita.
Ho capito che fino ad ora abbiamo sempre sbagliato la strada.
Perché la strada per la felicità non è una strada.
La strada per la felicità è un punto fermo.
Immobile.
Lì, davanti a noi.
Se solo lo vedessimo.
Qualcuno di voi mi direbbe che questo è solo uno degli ennesimi momenti no.
E forse è così.
O forse no.
Forse questo è un momento sì.
Ma uno di quelli super sì che ti cambiano la vita.
E forse, sta volta, per il meglio.
Lo scopriremo presto!
Per adesso continuerò a godermi i tramonti.
A leggere di più, prometto.
A fidarmi del mio istinto.
A cercare di sentirmi libera il più possibile.
A non aver paura delle emozioni.
A costruire la mia strada verso casa, per poi non perdermi più.
Riflessioni profonde e sincere di una giovane bella donna…Melissa sei una forza…
Grazie mille ❤️❤️
Letta tutta d’un fiato! Bellissima riflessione Melissa che fa molto riflettere su questa vita forse troppo stereotipata..
bacione
È vero, tutto troppo di fretta a discapito del momento e a volte senza un vero perchè.
Mi fa piacere che il post vi sia piaciuto, alla prossima 😘😊!
Per come la penso io, anche se qualcuno ne riderà, il vero ostacolo alla felicità sono i peccati. Oggi purtroppo si pensa che il peccato non esista ma la realtà è ben diversa. Più numerosi sono e più gravi sono e più condizionano la nostra vita senza che ce ne rendiamo conto. Complimenti per la tua riflessione, non è da tutti.
Un saluto
Grazie mille, tengo molto a questo post e a quanto ho scritto!!!