Come si fa a conoscere un luogo per davvero?
La prima volta che visitiamo una città le prime cose a cui pensiamo sono l’abbonamento per i mezzi pubblici per tutta la durata del nostro soggiorno e il metterci in fila per visitare i musei di maggior interesse storico-culturale.
Ma siamo sicuri che sia la strada giusta?
Personalmente dimentico i mezzi di trasporto e cerco di vivermi il posto camminando.
Non ha senso per me chiudersi in una metro e perdersi scorci e panorami locali che probabilmente non avremo modo di rivedere più.
E delle file ai musei non ne parliamo neppure: per quanto possano essere meravigliosi e unici i nostri musei, penso che qualche volta bisogna allontanarsi dai soliti itinerari e spostarsi un po’ più in là.
E’ fondamentale per me farsi un’idea propria del luogo che si visita, scoprire l’enogastronomia locale, estremamente rappresentativa del territorio, ma anche l’artigianato.
Ogni luogo ha le proprie tradizioni, i propri segreti e generazioni e generazioni che si tramandano la loro arte ed il loro sapere proteggendo qualcosa di autentico che parla del territorio, che ce lo racconta a modo proprio.
Chi mi segue su Instagram saprà già che un po’ di tempo fa sono stata a Napoli, al centro, proprio a caccia di artigianato.
Crescendo ho sviluppato una vera predilezione per tutto ciò che viene realizzato a mano, e passare una giornata tra botteghe e laboratori è stata davvero un’esperienza unica per me.
E se della prima tappa della giornata ve ne ho parlato qui, ora voglio portarvi con me nel cuore del centro storico partenopeo, sul decumano inferiore, a Spaccanapoli.
Voglio farvi varcare le soglie della bottega Talarico, storica pelletteria napoletana sin dal lontano 1924.
Bottega Talarico: l’artigianato nel cuore del centro storico di Napoli
Ad accogliermi l’artigiano Luca Talarico in persona e la moglie Maria, che mi hanno fatto sentire subito a casa mostrando i tratti di quell’accoglienza napoletana che tanto amo.
L’odore di cuoio mi ha riportato con la mente nella selleria del maneggio nella quale sono cresciuta, un ricordo al quale sono legata profondamente ed uno di quei profumi che mi fa sentire al sicuro, come se mi trovassi in un posto che conosco già.
Non è stato un pomeriggio normale, credetemi. E’ stato davvero speciale.
Ma torniamo un attimo indietro nel tempo e a come ho scoperto Luca ed i suoi magnifici lavori.
E’ accaduto tutto nella maniera più autentica e naturale che esista: passeggiando tra le strade della mia città (qualche anno fa quando la bottega aveva una sede diversa) passai distratta davanti alla vetrina e la superai velocemente.
Ma altrettanto velocemente tornai indietro rimanendo qualche minuto ammutolita proprio lì, davanti al negozio.
Non potevo credere ai miei occhi.
Non solo si trattava di artigianato, ma finalmente un artigianato che parlava di Napoli, che la raccontava, che le rendeva giustizia.
Con una linea chiamata Cartoline di Napoli infatti, Luca Talarico è stato capace di dare vita ad una collezione iconica: il nostro golfo, Marechiaro, il Castel dell’ Ovo tutti sapientemente lavorati su pelle e cuoio di altissima qualità.
E’ così che prendono forma le borse, gli zaini, i sandali, le cinture e i portafogli di Talarico. Da un’idea, dall’amore per Napoli, dalla voglia ed il desiderio di fare bene il proprio mestiere.
Non solo Napoli, ma anche gatti, secchielli e pellame dalle più svariate fantasie (tutte bellissime) per accontentare proprio tutti i gusti. Ed è tutto rigorosamente ed assolutamente handmade e made in Naples e rifinito nei minimi dettagli.
La bottega è anche laboratorio, il laboratorio è anche bottega ed è questa una delle cose che mi è piaciuta di più.
Ho avuto la possibilità di osservare il maestro all’opera, ha letteralmente creato borse dal nulla proprio lì davanti a me!
Non mi era mai capitato di osservare con i miei occhi dall’inizio alla fine una lavorazione artigianale partendo dalla materia prima fino ad arrivare al prodotto finale.
Un’esperienza unica che capiterà a chiunque di voi varchi le soglie di questa bellissima realtà!
Ebbene si, perché Luca e Maria sono sempre lì pronti a creare qualcosa di meraviglioso e sono certa che, in qualunque momento decidiate di fare un salto in negozio, non li troverete mai con le mani in mano!
Bottega Talarico, la storia:
Ma questa è anche la storia di un gatto che viveva in bottega e non è più tornato.
E’ la storia di un sogno, quello di vivere a Positano e avere una bottega che affaccia sul mare.
E’ la storia di una famiglia che da generazioni manda avanti un’attività carica di ideali.
E’ la storia di una forte tradizione che con coraggio viene mandata avanti di anno in anno.
E’ una storia di umanità, di belle persone, di quelle che conosci da appena un minuto e già ti sembrano amici di una vita.
E’ una storia di famiglia, ci trovate dentro il passato ed il futuro, ci trovate dentro i valori e gli ideali dei napoletani veri, quelli belli, che ti lasciano qualcosa di importante dentro.
E’ la storia del bello e di quanto passione e dedizione possano dare vita a prodotti e progetti unici.
E’ la storia di quell’artigianato unico che ci invidiano in tutto il mondo e del quale siamo orgogliosi e che però a volte tradiamo a caccia del brand del momento.
E io dico invece, fermiamoci un attimo.
Rallentiamo.
Slowdown.
Riconnettiamoci un attimo con la vita, quella vera però.
Quando l’artigianato scomparirà, quando nessuno realizzerà più nulla con le proprie mani, quando non avremo più semi da piantare, quando non avremmo più coltivazioni autoctone, beh cosa ci sarà rimasto? I
mpariamo a vivere più lentamente, a dare importanza alle cose autentiche, a credere in quelle persone che dei sogni ci hanno fatto una realtà, a quelle persone che i sogni li creano ogni giorno e che per quei sogni lottano da sempre.
Un tempo ci riuscivamo, o sbaglio?!
Io sogno un mondo del ritorno alle origini, un mondo in cui il “less is more” sia all’ordine del giorno, un mondo in cui ancora riusciamo a meravigliarci per della brava gente a lavoro, un mondo in cui la bellezza può davvero salvarci, ma dove dobbiamo essere noi i primi a riconoscerla e soprattutto a proteggerla e preservarla.
Perché senza non ci rimane niente, credete a me.
stupende, bellissime…un sogno queste borse…Naples forever…..
Favolose davvero! Dovrebbe essercene almeno una in ogni guardaroba che si rispetti!!!
Melissa. …. come si dice a Napoli….” ‘O fridd’ ‘nguoll’ !!!” Bellissimo articolo, mi hai fatta emozionare tanto come quando ho tra le mani oggetti unici, frutto di sapienti mani dalla spiccata sensibilità! Gli artigiani salveranno il mondo da oggetti prodotti in serie senza nessuna anima! Dany
Grazie mille Dany, è bello leggere queste parole ed è belli sapere che c’è ancora tanta gente che apprezza e ama l’artigianato! 😘😘
che bello store!
Stupendo, consiglio davvero di farci un salto!!!